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Lampedusa, 30.9.2010. "La
politica non mi appassiona. La guardo da lontano, dall'alto. Preferisco
dedicare il mio tempo ad altre cose come la musica, l'arte, le gite.
Forse è un mio
passaggio di stato", a p Il
'principe' della canzone non è scosso, da romano, dalle provocazioni
leghiste. "Non mi sento offeso dalle cose che dice Bossi, che sono
sgradevolissime, ma, come si dice a Roma, mi rimbalzano". Idem per
i continui tentativi di dare colori politici diversi ai testi di alcune
sue canzoni. "Non trovo niente di offensivo nei miei confronti. Le
canzoni appartengono a tutti e non lancio anatemi se le usano da qualche
parte così come - ci tiene a precisare - voglio sfatare una leggenda:
non é vero che mi infastidisce la gente che canta ai miei concerti.
Vorrei solo evitare di dovermi adeguare io al pubblico nel modo di
interpretare i vecchi brani. Se i fan sono fedeli al primo
arrangiamento, io voglio avere la libertà di cantare anche in modo
diverso da come era la canzone quando nacque". Per la prima volta
in vita sua De Gregori è a Lampedusa e per la prima volta canterà con
Baglioni. I due ex amici, compagni di scorribande negli anni Settanta,
si ritrovano stasera. L'aneddoto raccontato spesso da Baglioni, di
quando da ragazzi si improvvisarono artisti di strada davanti al
Pantheon senza successo, o il racconto di quella volta che Claudio
lasciò Francesco in mezzo alla neve andando via in macchina, dopo
essere rimasto in panne, sono ricordi sbiaditi per De Gregori che
liquida come "distanza fisica, non affettiva ma umorale"
l'allontanamento dall'amico-collega dopo qualche anno di frequentazione.
"Io e Claudio - racconta De Gregori - abbiamo preso strade diverse,
con uno stile differente". L'adesione ad O'Scià da parte sua è
stata immediata. "E' una manifestazione di cui ho sentito sempre
parlare bene, mi incuriosiva. Ci sono musicisti bravissimi e - aggiunge
- apprezzo la distanza dagli schemi e dalle gare della televisione. Qui
c'é un cast importante senza bisogno di giustificazioni esterne. Noto
una grande professionalità e un clima da festa della m E poi sono personalmente molto sensibile al tema dell'immigrazione, a cui questo evento è dedicato". Stasera De Gregori canterà, come preannunciato, 'La storia siamo noi', 'La donna cannone' e 'Generale'. Confermato l'unico duetto con Baglioni sulle note di 'Rimmel' e non su un brano del padrone di casa "ma - precisa De Gregori - non è una decisione frutto di qualche strategia". Del repertorio di Baglioni, De Gregori apprezza, ad esempio, un vecchio brano dal titolo 'Una faccia pulita'. De Gregori, come Baglioni, compirà 60 anni nel 2011. A differenza di Renato Zero, che ha scelto di festeggiare lo stesso traguardo con otto concerti a Roma, De Gregori spera che quel giorno sia un giorno qualunque. "Non amo le feste - spiega - i compleanni, i battesimi e i matrimoni mi fanno svenire dalla noia, ormai neanche mi invitano... Non percepisco i 60 anni come un momento di cambiamento, anche se capisco che chi è intorno a me vorrà festeggiarli in segno di affetto. Il mio compleanno è ogni giorno. La gente fa caso a queste date, così come i giornalisti, io no". Dopo il tour della reunion con Lucio Dalla, De Gregori è disponibile per altri lavori insieme. Sono già in programma nuove date dell'ultimo fortunato concerto a due voci, un disco live e prossimamente anche uno di inediti. Alla base di questo storico sodalizio c'é, conclude De Gregori, "un sano divertimento". (Giorgiana Cristalli)
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(il Nostromo ringrazia Carla Lo Giudice per il materiale offerto)
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